Descrizione: San Menaio è una frazione di Vico del Gargano (sorge a sei chilometri di distanza in direzione nord), in provincia di Foggia. Piccolo centro balneare e marino scarsamente abitato (ha solo 193 abitanti), si trova all'interno del Parco Nazionale del Gargano, sulla costa settentrionale del promontorio. Nonostante le sue piccole dimensioni è un centro turistico frequentato e da qui si possono facilmente raggiungere Peschici e Rodi Garganico (distante 5 chilometri appena).
San Menaio è diventato famoso agli inizi del Novecento, quando Nicola Serena di Lapigio ne descrisse nelle sue opere le bellezze naturali del paese. La località balneare è raggiungibile attraverso le folte pinete e gli aranceti che circondano alle spalle il borgo. La posizione di San Menaio (stretto tra il fianco del promontorio del Gargano a sud e l'Adriatico a nord) permette la nascita di due brevi torrenti stagionali, che attraversano il paese. Il territorio si sviluppa per 3 chilometri di lunghezza sulla costa e per 900 metri di larghezza e si caratterizza per la presenza di colline, degradanti nelle vicinanze dell'abitato.
Più ci si allontana verso est e più il territorio diventa aspro; al contrario, proseguendo verso oriente, diventa pianeggiante fino a raggiungere la piana di Calenella. Il paese si è sviluppato intorno all'antica torre medioevale ed è circondato da boschi di pini d'Aleppo (la più famosa è la Pineta Marzini, tramite cui si raggiunge il paese e che si estende tra il paese di San Menaio e la Piana di Calenella). Le pinete si estendono fin dentro il centro abitato, raggiungendo il litorale di sabbia finissima. Il fondale marino davanti alla spiaggia è poco profondo, mentre risulta sabbioso e pianeggiante davanti a tutta la costa. Le uniche eccezioni sono i luoghi del litorale dove si aprono scogliere modeste (contrada Murge Nere) oppure piccole falesie (spiagge del Sospetto e delle Tufare, contrada Valazzo). Il centro di balneazione è famoso in tutto il mondo per la limpidezza delle acque prospicienti il tratto di costa: per questo ogni anno vi si reca un gran numero di turisti.
La spiaggia attrezzata con strutture e servizi di ogni sorta, fatto che ha avuto una grande rilevanza nel far conoscere il promontorio del Gargano nel settore del turismo nazionale ed internazionale. Infatti, fin dagli anni Cinquanta, le spiagge di San Menaio ed il turismo balneare sono le basi dell'economia locale, a cui si aggiungono la fiorente attività agricola e un olio extravergine di oliva davvero straordinario (prodotti che supportano gli eccellenti itinerari enogastronomici).
A San Menaio esistono quattro spiagge dalla sabbia molto chiara (color dorato chiaro) e particolarmente fine. Le spiagge, tutte rivolte in direzione nord e nord-ovest, sono la spiaggia di San Menaio, la spiaggia dei Cento Scalini, la spiaggia di Calenella e la spiaggia della Murgia della Madonna. La spiaggia di San Menaio si estende dalle Murge Nere fino a Rodi Garganico, per due chilometri e mezzo: il litorale si estende su tutta la frazione di Murge Nere, l'oasi agrumaria fino a raggiungere la foce del torrente Punta Molino.
Ospita numerose strutture ricettive e stabilimenti balneari. La spiaggia dei Cento Scalini, invece, prende il nome dal fatto di essere raggiungibile tramite un sentiero di cento scalini. Inoltre, si può raggiungere a piedi anche dalla spiaggia di San Menaio. È anche chiamata spiaggia delle Tufare e si caratterizza per l'abbondante vegetazione (che circonda la spiaggia e si estende fino alle dune di sabbia) e per uno sperone di roccia bianca(ripara al contempo la spiaggia dai venti meridionali). Si estende per 970 metri ed è il punto di partenza per un itinerario panoramico tramite il sentiero che passa attraverso la Pineta Marzini.
Descrizione: Spiaggia dei Cento Scalini o delle Tufare, meraviglia vista mare
“Tra Rodi Garganico e Peschici è presente questo piccolo angolo di paradiso.
Troverete il parcheggio a pagamento e dopo di che si scende a piedi in questa baia con macchia mediterranea selvaggia. Molto bella.
Lungo la costa che separa Rodi Garganico e Peschici sono presenti numerose località balneari nelle quali rifugiarsi se si desidera stare lontani da quelle più conosciute e quindi più frequentate.
Il mare Adriatico lambisce così affascinanti distese di sabbia per un risultato decisamente suggestivo, complice anche l’imponente roccia circostante che sembra incorniciare al meglio i suoi paesaggi.
Tra le tante alternative che questo tratto del Gargano offre c’è sicuramente un posto spesso ignorato ai più ma non per questo meno pittoresco: la spiaggia dei Cento Scalini, un’insenatura di soli 18 metri in cui si alternato lidi attrezzati a distese pubbliche. SPIAGGIA VICINO A SAN MENAIO
Non appena scesi al livello del mare, è possibile camminare a piedi nudi sulla sua sabbia soffice. Questa spiaggia, inoltre, è facilmente collegata alla vicina San Menaio.
Il successo dei Cento Scalini, invece, è dovuto oltre che alle acque cristalline, elemento comune a tutte le diverse spiagge del Gargano, anche al caratteristico paesaggio circostante.
PINETA MARZINI, PASSEGGIATA SULLA COSTA DEL GARGANO
Protetta dai venti meridionali dal suo costone roccioso, da qui è possibile avventurarsi in un’escursione verso la Pineta Marzini, il vasto e monumentale bosco di pini d’Aleppo pluricentenari, considerato tra i più importanti d’Italia.
Percorrendo i suoi viali alberati, nei quali apprezzare la tipica macchia mediterranea, è possibile godere di alcuni paesaggi mozzafiato.
Qualora, invece, non si volessero esplorare le bellezze circostanti, la spiaggia dei Cento Scalini offre comfort a volontà per tutti coloro che preferiscono trascorrere una rilassante giornata al mare.
La versatilità di questo posto, dopotutto, è il segreto del suo successo: l’alternarsi del mare turchese e della natura più selvaggia è solo uno dei tanti.
Descrizione: La spiaggia di Calenella, invece, è un lido largo 50 metri per 950 metri di lunghezza. Il suo nome deriva dal fatto di estendersi sulla piana omonima, tra la Pineta Marzini e la torre medievale di Monte Pucci. L'area si caratterizza per gli ipogei paleocristiani di Monte Pucci (usati anticamente come necropoli e luoghi di culto) e per numerose ed attrezzate strutture ricettive all'interno delle pinete ed immerse nella vegetazione.